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Con un’ovaia multifollicolare è possibile avere una gravidanza? Che correlazione esiste tra questa condizione ginecologica e la fertilità? Il sistema riproduttivo delle donne è complesso e soggetto ad una serie di alterazioni ormonali e fisiologiche che possono influire in vario modo sulla funzionalità ovarica e dunque sulle possibilità di concepire un bambino. Uno dei riscontri più frequenti che viene diagnosticato durante una comune ecografia è proprio quella delle ovaie multifollicolari: non deve preoccupare più di tanto, poiché non ha conseguenze dirette e complicate sulla possibilità di una gravidanza, a differenza dell’ovaio policistico o di quello microcistico con cui spesso può essere confuso per la simile terminologia. Scopriamo insieme di cosa si tratta, come si distingue dalle altre condizioni, quali sono le cause ed i sintomi e le eventuali e potenziali implicazioni sulla fertilità.

Ovaia multifollicolare e gravidanza: quale correlazione e quali possibilità?

Ovaio multifollicolare, significato?

Quando si parla di “ovaia multifollicolare” si fa riferimento, a livello ecografico, alla presenza di numerosi piccoli follicoli nelle ovaie. Come è noto, si tratta di minuscole sacche all’interno delle quali si sviluppano gli ovuli che potenzialmente andranno rilasciati nelle tube di Falloppio al momento dell’ovulazione. In genere uno al mese. A differenza della sindrome dell’ovaio policistico, molto simile visivamente, tale condizione non è legata a disturbi ormonali o ad altre manifestazioni cliniche particolari. In pratica le donne con ovaie multifollicolari non soffrono necessariamente di infertilità o comunque non hanno solitamente difficoltà a concepire un bambino, seppure possano essere soggette a cicli mestruali irregolari. Questa situazione può anche essere temporanea, ovvero correlata a fattori esterni come lo stress o una dieta non corretta.

Ovaio multifollicolare o policistico, quale è la differenza?

Prima di entrare nel merito di tale condizione ginecologica e delle sue implicazioni sulla fertilità è importante fare chiarezza sui termini medici, soprattutto in rapporto alle differenze con l’ovaio policistico. Questo, infatti, noto anche come PCOS, è una sindrome complessa che implica gli ormoni e comporta alterazioni del ciclo mestruale, talvolta anovulatorio, insulino-resistenza, iperandrogenismo (elevati livelli di ormoni maschili) e la presenza di cisti ovariche che non permettono il normale processo di ovulazione, con conseguenze dirette sulla possibilità di concepire un bambino. L’ovaio multifollicolare invece, pur essendo caratterizzato egualmente dalla presenza di numerosi piccoli follicoli, non rappresenta di per sé una causa diretta di infertilità, poiché questi sono comunque funzionali. Va evidenziato che però in alcune circostanze possono complicare, seppur non inibire, la possibilità di una gravidanza. Infine, l’ovaia multifollicolare non va confusa neppure con quella “microcistica”, in cui i follicoli sono solitamente di dimensioni ridotte e hanno difficoltà a svilupparsi e a produrre gameti per l’ovulazione. Si tratta di un’altra condizione ginecologica che va seguita con attenzione da uno specialista: più severa dell’ovaia multifollicolare, ma meno della PCOS.

Ovaio multifollicolare: cause, sintomi e cura

Le cause dell’ovaio multifollicolare non sono del tutto note, anche se alcuni fattori sono presenti di frequente e facilmente identificabili. Tra questi troviamo sicuramente un’alterazione dell’equilibrio ormonale fisiologico, che può essere dovuta a stress, dieta errata, obesità o predisposizione genetica. In taluni casi, inoltre, l’ovaio multifollicolare può essere dovuto ad un sovraccarico di ormoni durante il trattamento con la pillola anticoncezionale: ne consegue, cioè, un’alterazione temporanea del ciclo, dell’ovulazione e del numero di follicoli che si sviluppano. Questo può alterare temporaneamente l’ovulazione e il numero di follicoli che si sviluppano. Generalmente tale condizione non comporta sintomi evidenti. In alcuni casi possono verificarsi cicli mestruali irregolari, una minima difficoltà nel concepire un bimbo o la comparsa di acne. Se accompagnato da altre condizioni, come l’ovaio policistico, l’ovaio multifollicolare può portare a un indebolimento del processo ovulatorio, complicando la fertilità. Di fatto non esiste una cura per tale condizione ginecologica, tuttavia, l’impiego di farmaci come la pillola anticoncezionale può aiutare a regolarizzare il ciclo e a ridurre gli eventuali sintomi come l’acne. Nei casi in cui l’infertilità sia manifesta, in conseguenza anche di altre situazioni, i trattamenti ormonali e la stimolazione ovarica possono essere impiegati per favorire l’ovulazione.

Ovaia multifollicolare e gravidanza: correlazione e possibilità

Come evidenziato finora, l’ovaio multifollicolare non è considerabile come una causa diretta di infertilità. Tuttavia, la sua presenza può rallentare le tempistiche medie di un concepimento. Questo accade perché i follicoli, presenti in sovrannumero, non sempre maturano in modo ottimale, con la conseguenza di un’ovulazione meno precisa o prevedibile. In tali contesti, le donne potrebbero avere infatti cicli mestruali più lunghi o irregolari, che possono complicare il tentativo di ottenere una gravidanza. L’ovaia multifollicolare quindi non va vista come un ostacolo insormontabile alla maternità: nella maggioranza dei casi questa è raggiungibile senza l’aiuto di trattamenti specifici. Va comunque sottolineato come tale condizione può essere associata talvolta anche a sintomi spiacevoli come l’acne o a disordini ormonali, situazioni che se non affrontate possono influire sul benessere generale della donna e indirettamente sulla sua capacità di concepire. In questi casi è utile rivolgersi ad un medico specialista per un trattamento personalizzato, che sia la pillola anticoncezionale o la stimolazione ovarica (nel caso sussistano problemi di ovulazione), o altro a seconda della situazione.  La dottoressa Monica Antinori ginecologa esperta in fertilità, è il professionista giusto! Visitare il sito per un appuntamento.

 

 

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