Cosa sono gli embrioni di classe A? Che ruolo gioca la classificazione nell’attecchimento in utero? Cosa occorre sapere al riguardo? La fecondazione assistita è una branca della medicina riproduttiva che offre speranza a molte coppie che affrontano difficoltà nel concepire naturalmente. Una delle fasi cruciali in questo processo è la valutazione degli embrioni prodotti in provetta, che vengono classificati in base alla loro qualità e potenzialità di attecchimento, prima del transfer. In pratica si tratta di una selezione accurata, basata su specifici criteri scientifici, atta ad aumentare le probabilità di successo di un percorso di PMA. Ecco una piccola guida per capire al meglio di cosa si tratta.
A cosa serve la classificazione degli embrioni e come funziona?
La classificazione degli embrioni serve a identificare quelli con il maggior potenziale di sviluppo e di impianto nell’utero. Questo processo, dunque, permette agli specialisti di selezionare gli embrioni migliori da trasferire nell’utero della paziente, aumentando così le probabilità di una gestazione sana e di successo. La classificazione è utile anche per evitare trasferimenti di più embrioni contemporaneamente, riducendo il rischio di gravidanze multiple, che possono comportare complicazioni sia per la madre che per i neonati. Ma quali sono i criteri di tale classificazione? Solitamente si è in presenza di numeri e lettere: riflettono parametri come la qualità e lo stadio di sviluppo, e dunque il numero, il grado di frammentazione e la simmetria delle cellule che compongono gli embrioni da trasferire. Per comprendere:
- Numero di cellule: gli embrioni vengono valutati al terzo giorno di sviluppo o al quinto (blastocisti). Nel primo caso un buon embrione è composto di 6-8 cellule, mentre nel secondo sono più numerose e già compattate, distinguendo una cavità interna chiara, una massa cellulare interna (ICM) ben definita ed uno strato esterno noto come trofoectoderma.
- Grado di frammentazione: si riferisce alla presenza di piccoli frammenti di citoplasma che non contengono nucleo. Un basso grado di frammentazione (meno del 10%) è indicativo di un embrione di alta qualità.
- Simmetria: se la struttura delle cellule dell’embrione è simmetrica e regolare, la qualità è considerata migliore.
La classificazione delle blastocisti è più complessa e utilizza lettere per descrivere le diverse componenti dell’embrione. Ad esempio, una blastocisti di alta qualità potrebbe essere classificata come 5AA, dove il numero 5 indica il grado di espansione della cavità blastocistica, la prima A descrive la qualità della massa cellulare interna (ICM) e la seconda A descrive la qualità del trofoectoderma.
Tutti questi- si sottolinea-sono parametri che vengono analizzati dall’embriologo prima del transfer in utero: un embrione di buona qualità ha maggiore possibilità di impiantarsi con successo e quindi si punta a quello per evitare fallimenti, ma non è una garanzia! Se si è in presenza di embrioni di qualità inferiore si può tentare egualmente. L’importante è che la coppia sia avvisata del margine potenziale di successo, diverso a seconda dei casi.
Classificazione embrioni, comprendere numeri e lettere
In un percorso di fecondazione in vitro la qualità degli embrioni da trasferire in utero è molto importante per il proseguo di una gravidanza sana. Basti pensare che in una gestazione fisiologica il 60% degli aborti spontanei è dovuto ad anomalie embrionali. Lo sviluppo in provetta permette di controllare e selezionare gli embrioni migliori per ridurre al minimo queste problematiche, ed evitare di ricominciare da capo il lungo iter di PMA. Tale selezione avviene in laboratorio, grazie a sofisticati microscopi e strumentazioni, seguendo specifiche linee guida in base allo stadio di sviluppo (terzo o quinto giorno) e alla morfologia.
Qualità embrioni in terza giornata
In base ai parametri sopra descritti, ovvero il numero delle cellule, la simmetria e la frammentazione sono così classificati:
- A o 1: sono considerati i migliori
- B o 2: di buona qualità
- C o 3: qualità intermedia
- D o 4: scarsa qualità e solitamente non consigliati per l’impianto
Qualità blastocisti
Per valutare le blastocisti, si impiegano invece un numero e due lettere:
- 1-5 indicano l’espansione dell’embrione (il 3 è considerato come parametro migliore)
- A,B,C,D (prima lettera) indica la qualità e la compattezza della massa cellulare (ICM)
- A,B,C,D (seconda lettera) è relativa alla qualità del trofoderma.
L’embrione perfetto sarebbe dunque quello 3AA. Tuttavia, la selezione deve tenere conto anche di altri aspetti, che riguardano sia i parametri dei giorni precedenti, sia l’anamnesi della paziente che deve ricevere l’embrione.
Embrioni classe A attecchimento, che bisogna sapere e a chi rivolgersi?
Dunque, cosa occorre sapere sugli embrioni di classe A in relazione all’attecchimento in utero? Si tratta di embrioni considerati di ottima qualità ed hanno un alto potenziale di successo, ovvero di possibilità di impiantarsi nell’endometrio ed originare una gravidanza tranquilla che vada a buon fine. Tuttavia, va ribadito e sottolineato: la classificazione embrionale non garantisce il successo del trattamento di fecondazione assistita, poiché molti altri fattori, inclusa la salute uterina della madre e la qualità del seme, possono influenzare l’esito. Per comprendere: la classificazione è uno strumento o parametro importante che ha a disposizione lo specialista, ma non è l’unico. Ogni caso richiede una valutazione specifica e personalizzata. Per tutti questi motivi è fondamentale rivolgersi a professionisti esperti e a entri per la fertilità qualificati, dotati di strumentazioni e tecnologie all’avanguardia. Una delle figure professionali più apprezzate in questo campo è la dottoressa Monica Antinori, nota per il suo contributo alla medicina riproduttiva e per la sua esperienza nella gestione dei casi complessi di infertilità. La specialista ed il suo team offrono una vasta gamma di servizi di fecondazione assistita, inclusi FIVET, ICSI (Iniezione Intracitoplasmatica dello Spermatozoo) e diagnosi genetica preimpianto (PGD). Il suo approccio personalizzato e basato sull’evidenza scientifica garantisce che ogni coppia riceva il trattamento più appropriato per le proprie esigenze specifiche. Rivolgersi a un esperto come la dottoressa Antinori significa avere accesso a tecnologie all’avanguardia e a protocolli di trattamento avanzati, che aumentano le probabilità di successo.