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I fattori maschili -a differenza di quanto si creda- sono responsabili della metà delle cause di infertilità di coppia. Uno dei principali test che analizza la salute riproduttiva nell’uomo è lo spermiogramma, che fornisce informazioni dettagliate sulla qualità e quantità degli spermatozoi. È importante prepararsi adeguatamente a tale indagine diagnostica, per ottenere risultati di buona qualità, ma anche- più in generale -migliorare con piccole accortezze la qualità del sistema riproduttivo maschile e dunque dei suoi gameti, per aumentare le probabilità di concepimento naturale o attraverso tecniche di fecondazione assistita. Cosa fare e come?

Migliorare qualità spermiogramma, 8 cose da evitare assolutamente

Cos’è uno spermiogramma?

Prima di entrare nel merito di come migliorare la qualità dei gameti maschili, è importante comprendere bene cos’è e come si fa lo spermiogramma, ovvero la prima indagine diagnostica da fare per indagare la fertilità nell’uomo. Si tratta di un test di laboratorio impiegato per valutare la quantità e la qualità degli spermatozoi. In pratica misura i seguenti diversi parametri:

  • Volume: ovvero la quantità di liquido seminale prodotta durante l’eiaculazione
  • Quantità e concentrazione degli spermatozoi: il numero di gameti presenti in un millilitro di liquido seminale
  • Motilità: la capacità degli stessi di muoversi efficacemente per raggiungere l’ovulo e penetrarlo
  • Morfologia: la forma e struttura degli spermatozoi, che, se normale favorisce la mobilità e la capacità di fecondare l’ovulo, ma anche di portare a termine il concepimento di un embrione sano
  • Vitalità: la percentuale di gameti vivi in un campione
  • Il pH: il livello di acidità o alcalinità del liquido seminale.

Lo spermiogramma è indicato in vari casi, tra cui difficoltà a concepire dopo un anno di rapporti intimi non protetti, valutazione pretrattamento per la fertilità assistita e controllo post-vasectomia. Viene anche utilizzato per monitorare l’efficacia di trattamenti mirati al miglioramento della qualità spermatica.

Spermiogramma: preparazione per migliorare la qualità e l’efficacia del test, come si esegue

Questo test è basato sulla raccolta di un campione di liquido seminale che avviene comunemente attraverso masturbazione, a domicilio o presso la clinica per la fertilità di riferimento. Prima di sottoporsi a questa semplice indagine diagnostica è importante seguire alcune raccomandazioni per ottenere risultati accurati.

  • Astenersi dall’eiaculazione per 2-5 giorni prima del test: questa accortezza serve a garantire un campione adeguatamente rappresentativo
  • Il contenitore del campione di liquido seminale deve essere sterile e va consegnato preferibilmente entro un’ora al laboratorio, mantenendolo a temperatura corporea durante il trasporto
  • Evitare le sostanze che possono influire sulla qualità dello sperma, nei giorni precedenti allo spermiogramma: alcolici, droghe ricreative di qualunque tipo, steroidi o ormoni o integratori non prescritti dallo specialista
  • Informare circa eventuali condizioni mediche e l’assunzione di eventuali farmaci: alcuni possono influenzare sia la fertilità che lo spermiogramma, in modo negativo.

Spermiogramma, valori di riferimento

I valori di riferimento ovvero di normalità per lo spermiogramma possono variare leggermente tra i laboratori, ma generalmente sono i seguenti:

  • Volume: 1,5 ml o più
  • Concentrazione degli spermatozoi: 15 milioni per ml o più
  • Motilità: almeno il 40% degli spermatozoi deve essere in grado di muoversi
  • Morfologia: almeno il 4% degli spermatozoi deve avere una forma normale
  • Vitalità: almeno il 58% degli spermatozoi deve essere vivo
  • PH: compreso tra 7,2 e 8,0

Nel test è possibile evidenziare anche la presenza di cellule immunitarie: globuli bianchi, anticorpi anti-sperma o altre cellule potrebbero indicare un’infezione o una malattia autoimmune, con impatto diretto sulla fertilità. In caso di assenza di spermatozoi nel campione la diagnosi è di azoospermia; se sono pochi si parla di oligospermia. In entrambe i casi non bisogna lasciarsi prendere dallo sconforto: sarà utile fare altre indagini diagnostiche per comprendere la causa ed attivarsi in specifiche terapie, anche con l’ausilio della fecondazione assistita.

Migliorare la qualità dello spermiogramma: 8 cose da evitare

Per migliorare la qualità dello spermiogramma, ma prima ancora quella degli spermatozoi è utile ribadire che gli stili di vita giocano un ruolo determinante. Ecco, dunque, alcune cose che vanno assolutamente evitate:

1. Fumare: il fumo di sigaretta contiene numerose sostanze chimiche tossiche che possono danneggiare il DNA degli spermatozoi e ridurre la loro motilità e morfologia. Smettere di fumare è fondamentale per migliorare la qualità dello sperma.

2. Alcol: il suo consumo eccessivo può influire negativamente sulla produzione di testosterone e sulla qualità dello sperma. È consigliabile limitarne l’assunzione per migliorare la fertilità.

3. Droghe: l’uso di droghe definite “ricreative” come marijuana, cocaina e steroidi anabolizzanti può ridurre significativamente la qualità dello sperma. Evitare l’uso di queste sostanze è essenziale per la salute riproduttiva. Lo stesso vale per integratori e farmaci non prescritti da uno specialista.

4. Sedentarietà: la mancanza di attività fisica può contribuire a problemi di peso e alterare i livelli di testosterone, condizionando in modo negativo la fertilità.

5. Dieta squilibrata: Un’alimentazione ricca di grassi saturi e povera di antiossidanti può ridurre la qualità dello sperma. Consumare frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre, può migliorare la salute spermatica.

6. Stress: quando è cronico può agire sulla corretta produzione di ormoni e ridurre la qualità e quantità degli spermatozoi. Tecniche di gestione dello stress come la meditazione, lo yoga e l’esercizio fisico regolare possono essere utili.

7. Esposizione a tossine ambientali: pesticidi, metalli pesanti e altre sostanze chimiche libere nell’ambiente possono danneggiare gli spermatozoi.

8. Calore eccessivo: la produzione di spermatozoi è sensibile alle temperature elevate. Evitare bagni caldi, saune e l’uso prolungato di computer portatili sulle ginocchia può aiutare a mantenere una temperatura ottimale per la produzione spermatica.

Aumentare le possibilità di concepire un bambino è dunque possibile, ma vanno evitati anche i rimedi fai-da te. Se dopo un anno di tentativi non si riesce ad ottenere una gravidanza è utile rivolgersi ad uno specialista che lavori in un istituto per la fertilità qualificato. La dottoressa Monica Antinori è la responsabile per la PMA del centro RAPRUI ed insieme al suo team, dopo un’accurata anamnesi può indirizzare la coppia ai dovuti test di approfondimento (come lo spermiogramma per l’uomo e l’ecografia transvaginale per la donna) ed eventualmente suggerire un percorso terapeutico, anche di fecondazione assistita se necessario.