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Durante una gravidanza ogni piccolo disturbo o cambiamento può essere fonte di preoccupazione. Spesso si tratta di puri adattamenti fisiologici al nuovo stato, ma è importante conoscere bene il proprio corpo, le fisiologiche reazioni ed i campanelli d’allarme che non vanno invece trascurati. Il dolore all’ovaio sinistro (o destro), è -ad esempio- un riscontro abbastanza frequente. “È normale? È pericoloso? Devo preoccuparmi?” Le tue domande sono lecite, e meritano una risposta accurata. Ecco tutto quello che devi sapere al riguardo, da cosa può dipendere, quando è motivo di pericolo e, soprattutto, cosa fare.

Dolore ovaio sinistro gravidanza, perché può verificarsi?

Dolore ovaio sinistro o destro in gravidanza: tutte le possibili cause

I motivi per cui si può verificare dolore all’ovaio sinistro o destro in gravidanza sono numerosi e ben diversi tra loro, anche in relazione ad una eventuale emergenza. Le cause più frequenti che devi conoscere sono le seguenti:

  • Cambiamenti fisiologici legati alla gravidanza: l’impianto dell’embrione, l’ingrandimento dell’utero che si appresta ad accogliere il feto, l’allungamento o stiramento del legamento rotondo (una sorta di cordone muscolare fibroso tra l’utero e l’inguine), l’azione di ormoni come la relaxina.
  • Cisti ovariche, in particolare quelle derivate dal corpo luteo: comunemente si risolvono da sole, ma se il dolore è importante e persistente occorre contattare il ginecologo di fiducia rapidamente per segnalare l’evento.
  • Torsione ovarica: ciò può compromettere l’afflusso di sangue ed è necessario un intervento urgente, in un pronto soccorso. Il dolore in tali casi è molto forte.
  • Gravidanza extrauterina (ectopica): il dolore può essere il campanello d’allarme di questo evento molto pericoloso per la donna e richiede un rapidissimo intervento.
  • Disturbi intestinali: anche a causa degli ormoni gravidici, è possibile sviluppare stitichezza, gas intestinali, disturbi digestivi di vario tipo, caratterizzati da fastidio e/o lieve dolore anche in prossimità delle ovaie.
  • Infezioni delle vie urinare: sono piuttosto frequenti durante la gestazione e possono dare siffatta sintomatologia.
  • Contrazioni di Braxton Hicks: sono fisiologiche, comunemente innocue, anche se fastidiose; più frequenti nel secondo e terzo trimestre.
  • Altre condizioni addominali o uterine: come appendicite, calcoli renali, infezioni intestinali o vescicali, che possono irradiarsi nell’area delle ovaie.

Queste sono le principali cause; vediamole adesso con più attenzione, una per una.

Dolore ovaio sinistro gravidanza: impianto dell’embrione

È uno dei sintomi più comuni dell’inizio di una gravidanza: nelle prime fasi della gestazione, infatti, alcune donne avvertono un leggero fastidio all’ovaio sinistro o destro, che in base alla sensibilità individuale può essere percepito come un “tirare”, un pulsare, un formicolio o lieve dolore. È dovuto all’annidamento dell’embrione in utero, quando cioè questo penetra letteralmente nel tessuto endometriale, cosa che può provocare anche piccolissime perdite di sangue. Spaventa. Sicuramente. Ma non è assolutamente pericoloso e si risolve da solo rapidamente.

Dolore ovaio sinistro gravidanza: cambiamenti dell’utero

Con l’inizio e tutto il proseguo della gravidanza, l’organismo della donna cambia profondamente, ma il protagonista principale di queste modifiche fisiologiche è sicuramente l’utero: all’inizio è lungo circa 8 cm, mentre al momento del parto può arrivare a 35 cm. Aumenta anche di peso, perché si modifica per accogliere la placenta oltre che il feto ed in pratica, a fine gravidanza, le dimensioni della sua cavità possono essere anche 500-1000 volte più grandi della fase originaria. Tutto ciò comporta anche un cambiamento della sua posizione, che deve adattarsi nell’addome, e modifiche dei legamenti che lo sostengono. Questi possono anche stirarsi. Per tali motivi possono manifestarsi dolori simili a crampi o fitte, spesso dopo movimenti bruschi o cambi di posizione, in prossimità dell’ovaio destro o sinistro. Sebbene fastidiosi, sono sintomi normali, che non devono destare preoccupazione.

Dolore ovaio sinistro gravidanza: cisti ovariche

Le cisti ovariche sono sacche piene di liquido che si formano sull’ovaio. Possono essere preesistenti al concepimento e di varia natura e nel caso va concordato con un medico specialista il da farsi (toglierle prima di cercare di avere un bambino? Monitorarle?).  In gravidanza, la cisti del corpo luteo è abbastanza comune e solitamente innocua: nella maggioranza dei casi si riassorbe da sola. Tuttavia, può diventare dolorosa se cresce troppo o si complica, ad esempio sviluppando una torsione ovarica. In pratica questa sacca, in base alle dimensioni e alla posizione può indurre l’ovaio a girarsi su sé stesso, ostacolando l’afflusso di sangue. In questi casi il dolore è acuto, localizzato su un lato, ma in grado di arrivare anche ai fianchi, inducendo nausea e vomito, per la sua intensità. È un’emergenza medica.

Dolore ovaio sinistro gravidanza: gravidanza ectopica

Anche in un altro caso il dolore può essere acuto, intenso, e va considerato come un’emergenza medica: avviene quando l’impianto dell’embrione avviene fuori dall’utero. Inizialmente la gravidanza è attiva, il test positivo, ma solo un’ecografia può valutare la corretta posizione dell’embrione. Talvolta quindi, prima di accedere a questa indagine diagnostica, si può sviluppare questa sintomatologia, accompagnata anche da spotting o vero e proprio sanguinamento. È necessario rivolgersi rapidamente ad un pronto soccorso per una diagnosi tempestiva ed un intervento. La gravidanza ectopica o extrauterina non è compatibile con lo sviluppo del feto, ma può mettere a repentaglio la vita della donna. Non è possibile tergiversare o avere dubbi sul da farsi! Dolore e spotting possono comunque essere i sintomi di una minaccia d’aborto, sulla quale si può intervenire diversamente, magari con riposo e terapia farmacologica. Ma solo una visita specialistica può aiutare a comprendere la situazione.

Dolore ovaio sinistro gravidanza: a chi rivolgersi?

Questo è un aspetto molto importante. Alcune donne sono molto ansiose e ricorrono quindi di continuo alla consulenza del ginecologo. Altre lo sono egualmente, ma vivono una sorta di imbarazzo, nel chiedere in continuazione rassicurazioni allo specialista. È quindi importante affidarsi sempre ad un medico che sia disponibile, che con il dialogo anticipi dubbi e domande, che sia fortemente empatico e dedito all’ascolto e che spieghi ad esempio quanto segue:

  • se il dolore è lieve, intermittente e senza altri sintomi, può essere gestito con riposo, calore localizzato, alimentazione ricca di fibre per aiutare l’intestino, tisane antigas come quella al finocchio, o altri piccoli accorgimenti
  • se il dolore è intenso, persistente o accompagnato da altri sintomi, è necessario contattare subito il ginecologo o, se necessario, recarsi al pronto soccorso. I sintomi che devono mettere in allarme? Dolore acuto, costante o crescente, e/o che si irradia ai fianchi e alla schiena, sanguinamento, febbre, nausea, vomito, difficoltà o bruciore durante la pipì.

Il medico specialista può rapidamente consigliare o fare esami del sangue, urinocoltura, ecografia transvaginale o addominale, per valutare se si tratta di cisti, torsione, infezione o gravidanza ectopica ed intervenire come necessario. La dottoressa Monica Antinori, ginecologa di lunga esperienza e sensibilità, nonché responsabile per la PMA presso la clinica Raprui, è a tua disposizione per effettuare ogni indagine diagnostica del caso e rispondere ai tuoi dubbi. Non esitare a contattarla per un confronto professionale e rassicurante. Qui i contatti per un primo appuntamento.

 

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