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Cos’è il test di frammentazione del DNA spermatico? Quando ci si approccia ad indagini diagnostiche che riguardano la fertilità maschile, si pensa sostanzialmente allo spermiogramma, che risulta essere il più delle volte derimente apportando informazioni sulla conta, la motilità e la morfologia degli spermatozoi. Tuttavia, queste possono non bastare per comprendere la causa di un mancato concepimento. L’integrità del DNA dei gameti maschili è infatti un altro elemento essenziale: la sua frammentazione rappresenta un danno genetico nei cromosomi, che può compromettere la fertilità, lo sviluppo dell’embrione e dunque aumentare anche il rischio di aborto spontaneo. Questa problematica va indagata con un test specifico. Ecco cosa occorre sapere sull’argomento.

Frammentazione dna liquido seminale: cos’è e come si effettua questo test

Esami per la fertilità maschile

Prima di entrare nel merito del test della frammentazione dna liquido seminale è importante comprendere quali siano i vari passaggi del percorso diagnostico per indagare la fertilità maschile. Questi i vari passaggi.

  • Spermiogramma: è il primo esame che si esegue ed è quello standard, di base per valutare volume, concentrazione, motilità e morfologia degli spermatozoi
  • Spermiocoltura: serve per vedere se ci sono infezioni in corso nel liquido seminale e di che tipo
  • Dosaggi ormonali: FSH, LH, testosterone, prolattina, TSH, per valutare l’asse ipofisi-gonadi e la funzione testicolare.
  • Ecografia testicolare: utile per identificare varicocele, tumori o varie alterazioni strutturali.

Quando tutti questi esami non offrono una risposta derimente alla causa di infertilità maschile, lo specialista può proporre altri test più avanzati, definiti di “secondo livello”, proprio come quello della frammentazione del DNA, per lo stress ossidativo, per il cariotipo o altri test genetici.

Test frammentazione DNA liquido seminale: cos’è e a cosa serve?

Quando si parla di frammentazione del DNA spermatico si fa riferimento a piccole o grandi rotture nei filamenti di DNA presenti all’interno della testa dello spermatozoo. Anche se lo spermiogramma risulta normale, è possibile che questo elemento sia compromesso, e tale informazione può emergere solo con un’indagine mirata. Il test di frammentazione DNA liquido seminale, dunque, serve a spiegare i motivi di infertilità maschile, laddove spermiogramma e ormoni si pongono in range di normalità. È dunque indicato e consigliato in tutti quei casi di approfondimento, in ripetuti insuccessi di PMA o in presenza di aborti spontanei ricorrenti, data la correlazione con danni embrionali e impianto fallito. Le cause di tale anomalia sono molteplici e spesso tra loro combinate, come le seguenti:

  • stress ossidativo, dovuto a radicali liberi, fumo, dieta scorretta, esposizione a tossine o inquinamento
  • Fattori intratesticolari, come errori nella compattazione della cromatina o apoptosi inefficiente
  • Varicocele, febbre, infezioni uro-genitali
  • Radiazioni ionizzanti, chemioterapia, esposizione a sostanze tossiche
  • Età avanzata, obesità, stile di vita non sano.

Un valore di frammentazione superiore al 25–30 % è considerato patologico, con riduzione della fertilità ed aumento del rischio di aborto.

Test frammentazione dna liquido seminale: come si effettua?

Benché si tratti di un test avanzato e sofisticato, dal punto di vista delle tecnologie, per il paziente è molto semplice, non invasivo, e si integra al percorso diagnostico di PMA. Questi i suoi passaggi:

  • Preparazione: astinenza da rapporti intimi di 3–5 giorni (non di più di 7), come per lo spermiogramma ed evitare febbri o situazioni di stress ossidativo intenso nelle settimane precedenti.
  • Raccolta del campione: tramite masturbazione ed inserimento del liquido in un contenitore sterile, preferibilmente nella struttura specialistica, ma anche in casa con consegna al laboratorio entro un’ora ed il mantenimento della temperatura tra i 20 ed i 40 °C.
  • Varie metodiche di analisi di laboratorio, come il TUNEL, che evidenzia rotture specifiche marcandole con colorazione, lo SCD o Halo test, che evidenzia visivamente un alone intorno al nucleo degli spermatozoi con DNA integro o altre tecniche come la SCSA.
  • Tempi di risposta: trattandosi di un’analisi genetica, i risultati richiedono tempi variabili, indicativamente 7–15 giorni, a seconda del laboratorio.
  • Interpretazione: quando la frammentazione è < 15 %, si è in presenza di una buona fertilità; con valori 16–30 % il problema è di entità moderata; >  30 %: la frammentazione è alta, e dunque patologica, associata a ridotta fertilità e aumento del rischio di aborto.

Test frammentazione dna liquido seminale, a chi rivolgersi?

Per questo tipo di test avanzato è essenziale rivolgersi a centri specializzati in diagnosi di fertilità maschile e PMA. Ecco perché:

  • Serve una corretta gestione del campione seminale, nella raccolta, nel trasporto, nella conservazione e nell’analisi.
  • Solo centri specializzati possono garantire metodiche validate (TUNEL, SCD) e interpretazione accurata dei risultati.

Uno di questi è il centro Raprui di Roma, diretto dalla Dottoressa Monica Antinori. Rappresenta una delle eccellenze italiane nella medicina riproduttiva e prima ancora nella diagnostica. Qui l’approccio è multidisciplinare ed integra esperti di ginecologia, andrologia, embriologia, genetica e PMA; si impiegano metodiche validate e all’avanguardia come l’Halo test per la frammentazione; l’assistenza specialistica è sempre personalizzata con percorsi su misura, basati sui risultati e le necessità diagnostiche. Soprattutto qui si può avere un supporto completo: dalla diagnosi, alla consulenza, alla terapia.  La dottoressa Monica Antinori e la sua equipe sono garanzia di professionalità. Qui i contatti per una prima visita.

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