Il calcolo del periodo fertile è un aspetto fondamentale se si cerca di concepire un bambino nel più breve lasso di tempo possibile, così come può essere utile per evitare una gravidanza. Talvolta, seguire questa prassi senza avere successo, può anche rappresentare un campanello d’allarme di un problema di fertilità di coppia. Ma effettivamente come si fa? Quanti metodi esistono per calcolare i giorni fertili e quale è il migliore? Il ciclo mestruale e l’ovulazione hanno ovviamente un ruolo determinante per conoscere i giorni fertili. Ecco tutto quello che devi sapere al riguardo.

Cosa si intende con “periodo fertile”?
Il “periodo fertile” noto anche come “finestra fertile” è il breve lasso di tempo in cui una donna ha maggiori possibilità di rimanere in stato interessante e coincide con i giorni vicini all’ovulazione, ovvero quando dalle ovaie viene rilasciato un ovulo maturo potenzialmente fecondabile da uno spermatozoo. Quali sono i giorni fertili quindi? Il gamete femminile in questione ha una vita brevissima: dalle 12 alle 24 ore dopo il suo rilascio. La finestra fertile però è fortunatamente più ampia, grazie agli spermatozoi che invece possono sopravvivere fino a 5 giorni nel sistema riproduttivo femminile. Ciò cosa significa? Avere rapporti intimi il giorno stesso dell’ovulazione offre il massimo delle probabilità di concepire un bambino, anche se il periodo ottimale per tentare può iniziare qualche giorno prima. Ovviamente più si è vicini al rilascio dell’ovocita e più aumentano le possibilità di raggiungere l’obiettivo. Conoscere il periodo fertile è importante, dunque, per ottimizzare le opportunità di ottenere una gravidanza così come per evitarla, impiegando appropriate misure contraccettive nei giorni più fertili.
Calcolare i giorni fertili: i metodi più utilizzati
Per calcolare i giorni fertili esistono diversi metodi che variano tra loro per complessità e precisione. I più comuni che puoi utilizzare sono i seguenti:
- Metodo del calendario: è sicuramente il più semplice e si basa sulla durata media del ciclo mestruale. Se questo è regolare, dura 28 giorni e l’ovulazione avviene in genere il 14°. Il conto inizia dal primo giorno dell’ultimo flusso mestruale. Purtroppo, però non è questa la tecnica più affidabile: poiché la durata del ciclo può variare da donna a donna e anche da un mese all’altro.
- Misurazione della temperatura basale corporea (BBT): consiste nel controllare la temperatura corporea al mattino prima di alzarsi, con regolarità in un certo lasso di tempo. Un leggero aumento della temperatura indica che l’ovulazione è iniziata. Attenzione: alcuni fattori, come anche una lieve infezione, possono influenzare la misurazione.
- Metodo del muco cervicale: prevede l’osservazione del muco cervicale nelle varie fasi del ciclo. In prossimità dell’ovulazione diventa più abbondante, fluido, trasparente ed elastico, molto simile alla chiara dell’uovo. Si tratta di una trasformazione fisiologica che l’organismo attiva per facilitare il passaggio degli spermatozoi.
- Kit per l’ovulazione: si tratta di test acquistabili in farmacia senza la necessità di una prescrizione medica. Sono semplici da utilizzare (come quelli per la gravidanza), e risultano essere abbastanza affidabili in quanto rilevano l’aumento dell’ormone luteinizzante (LH) nelle urine, tipico dell’ovulazione imminente.
- Monitoraggio ecografico: richiede controlli ecografici mirati attraverso i quali uno specialista osserva lo sviluppo dei follicoli ovarici per determinare il momento dell’ovulazione. Non è fattibile a domicilio e per questo si impiega solitamente quando si hanno difficoltà ad avere bambini o ci sono dubbi.
- Combinazione di vari metodi: misurare la temperatura corporea e osservare il muco cervicale in contemporanea può aumentare l’accuratezza nella previsione dell’ovulazione.
Calcolo giorni fertili: comprendere le fasi del ciclo
Il primo passo per calcolare i giorni fertili al fine del concepimento di un bambino è sicuramente quello di comprendere a fondo le varie fasi del ciclo mestruale che possono essere così sintetizzate:
- Fase mestruale: inizia con le mestruazioni e può durare da 2 a 7 giorni. Corrisponde all’eliminazione del rivestimento dell’utero, non utilizzato per mancato concepimento.
- Fase follicolare: è il periodo seguente e dura fino all’ovulazione. È caratterizzata dall’ormone follicolo-stimolante (FSH), che, come si evince dal nome, stimola lo sviluppo dei follicoli ovarici fino alla maturazione di un ovulo.
- Ovulazione: è il momento cruciale per la fertilità. Avviene circa 14 giorni prima dell’inizio delle mestruazioni successive, grazie ad un picco di LH (ormone luteinizzante) che provoca la rottura del follicolo dominante e quindi il rilascio dell’ovulo.
- Fase luteale: è successiva all’ovulazione. In questo periodo il follicolo svuotato si trasforma in corpo luteo, che produce progesterone per preparare l’utero all’eventuale gravidanza. Se il concepimento non avviene, questo inizia a regredire, portando ad un calo di progesterone e all’inizio delle mestruazioni.
Calcolo giorni fertili concepimento: come fare passo dopo passo
Detto ciò, come puoi calcolare il tuo periodo fertile passo dopo passo? Dipende dal metodo che sceglierai di impiegare.
- Metodo del calendario: prendi nota della durata del tuo ciclo mestruale per almeno 3-4 mesi. Sottrai dalla media 14 giorni per stimare quello dell’ovulazione. Ad esempio, se è regolare e di 28 giorni, questa avviene il 14 esimo. I 5 giorni precedenti ha inizio la cosiddetta finestra fertile per poter tentare un concepimento.
- Metodo della BBT: la misurazione va fatta ogni mattina prima di alzarsi dal letto, appena sveglie, per un certo periodo di giorni allo scopo di individuare la propria temperatura basale, che varia da donna a donna. Un aumento di 0,3-0,5°C è indicativo dell’ovulazione ed è il momento perfetto per tentare di avere un bambino. Poiché si tratta di un valore impercettibile, è consigliabile utilizzare termometri specifici.
- Metodo del muco cervicale: va osservato su più giorni. Quando diventa abbondante, elastico e trasparente, è indicativo del rilascio dell’ovocita.
- Kit per l’ovulazione: vanno messe poche gocce di urina nel rilevatore di LH. È semplice: basta seguire le istruzioni allegate!
La gravidanza non arriva? A chi rivolgersi?
Sei stata precisa nel calcolare la finestra fertile, eppure non sei ancora riuscita a concepire un bambino? Se sono passati diversi mesi, è consigliabile richiedere la consulenza di uno specialista in fertilità. A volte si tratta di problemi banali, in altri casi si può avere un problema all’utero o in altri un ciclo anovulatorio, tanto per fare degli esempi. La Dottoressa Monica Antinori ha una vasta esperienza nel campo della ginecologia e della riproduzione assistita, e può offrirti tutti i consigli del caso, indicandoti specifici test diagnostici a cui sottoporre te ed il tuo partner e successivamente i trattamenti da intraprendere. Per ulteriori informazioni o per un appuntamento, visita il sito ufficiale della Dottoressa. Clicca qui.