La fecondazione assistita, così come più in generale la medicina riproduttiva, negli ultimi anni ha assunto sempre maggiore rilevanza. Non solo perché le procedure sono diventate sempre più sicure ed efficaci, ma anche e soprattutto perché è in corso da tempo un profondo cambiamento a livello sociale e culturale che influenza profondamente le scelte familiari: ad esempio sono numerosi i motivi che spingono le coppie a fare dei figli dopo i 30 anni o anche in età matura. Ne può conseguire qualche difficoltà in più legata all’orologio biologico e la necessità di rivolgersi a specialisti. Allo stesso modo la ricerca scientifica ha scoperto nuovi approcci diagnostici e terapeutici per intervenire su cause di infertilità, che nel passato risultavano irrisolvibili. La fecondazione assistita dunque offre soluzioni valide e personalizzate alle coppie che incontrano difficoltà nel concepire un figlio in modo naturale. Tutto ciò però porta con sé una serie di aspetti non sempre positivi, e molte riflessioni, etiche, legali e scientifiche. Ecco, quindi, tutti i pro e i contro da tenere presenti.
Fecondazione assistita: definizione
Quando si parla di “fecondazione assistita” si fa riferimento ad una serie di trattamenti medici che aiutano le coppie a concepire un bambino nei vari casi in cui la fertilità naturale è compromessa o risulta limitata. Le cause di infertilità sono infatti numerose e molto diverse tra loro. Includono problematiche fisiologiche, ormonali o anatomiche sia nell’uomo che nella donna. Ne conseguono diverse possibilità di trattamento – a seconda della diagnosi- attraverso il supporto medico specialistico, che favoriscono il concepimento senza che ciò avvenga con il rapporto intimo. L’obiettivo è quello di facilitare l’incontro tra spermatozoi e ovociti, per superare le difficoltà che impediscono la gravidanza naturale.
Fecondazione assistita: le tipologie
Esistono diverse tecniche di fecondazione assistita, studiate per rispondere a specifici problemi di infertilità. Le principali sono:
- Inseminazione intrauterina (IUI): è sicuramente la più semplice e consiste nell’introduzione diretta dei gameti maschili nel sistema riproduttivo femminile, durante il periodo dell’ovulazione. È una metodica poco invasiva, comunemente impiegata in casi di infertilità relativamente semplici, come ad esempio in presenza di una bassa (ma non grave) motilità degli spermatozoi o di disturbi dell’ovulazione.
- Fecondazione in vitro (FIVET): è una metodica più complessa che prevede il prelievo degli ovociti della donna, la fecondazione in provetta, in un laboratorio, attraverso gli spermatozoi del partner precedentemente raccolti e trattati. In 3-5 giorni si sviluppa un embrione (o più di uno) che viene quindi trasferito nell’utero della paziente. Tale procedura si usa quando altre opzioni e trattamenti non hanno avuto successo o in caso di problemi di fertilità più importanti, come l’ostruzione delle tube, scarsa qualità degli ovociti o anomalie spermatiche di grado medio.
- Iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi (Intracytoplasmic sperm injection) o ICSI: è una variante della FIVET che prevede l’iniezione diretta di uno spermatozoo all’interno di un ovulo. È spesso utilizzata nei casi di infertilità maschile grave, dove la qualità o la quantità degli spermatozoi è compromessa.
- Donazione di ovuli o spermatozoi o fecondazione eterologa: si impiega quando l’infertilità di uno o entrambe i partner è talmente seria da non permettere il prelievo dei gameti. In questi casi, dunque, si fa ricorso a quelli donati da una persona esterna alla coppia, secondo le normative di legge. Segue per il resto la FIVET.
Fecondazione assistita: tutti i pro
I benefici della fecondazione assistita sono evidenti e molteplici, ma è giusto provare a stilare una lista, come la seguente.
- Opportunità di avere figli per chi ha difficoltà a concepire in modo naturale. Senza tali procedure mediche molte coppie non riuscirebbero mai a realizzare il sogno di genitorialità.
- Tecniche avanzate e moderne: le procedure, sempre più precise e sofisticate, hanno oggi percentuali di successo elevate, aumentando le possibilità di una gravidanza sana. L’evoluzione scientifica e la ricerca hanno infatti permesso di risolvere molti casi di infertilità, anche quelli più difficili.
- Gravidanza in età avanzata: questi trattamenti permettono alle donne che desiderano diventare madri più tardi nella vita o a chi ha problemi di fertilità legati all’età, di raggiungere il sogno di genitorialità, seppur entro limiti stabiliti dalla normativa italiana.
- Supporto medico costante: la fecondazione assistita è un processo controllato da specialisti che seguono passo dopo passo l’evoluzione del trattamento e di tutta la gravidanza, monitorando i risultati e intervenendo in caso di necessità.
Fecondazione assistita: i contro
La fecondazione assistita dunque apporta alle coppie molti preziosi benefici, ma presenta anche alcuni rischi e svantaggi che è importante tenere presenti, come i seguenti.
- Il successo del trattamento non è garantito: questo è un aspetto fondamentale da tenere presente! Nonostante i progressi della medicina riproduttiva e gli alti tassi di positività, sussistono sempre delle incognite, legate a diversi fattori come l’età della donna, la diagnosi di infertilità e la qualità degli ovuli e degli spermatozoi.
- Costi elevati: rappresenta uno degli svantaggi maggiori. Tali trattamenti non sempre sono coperti da assicurazioni sanitarie e questo può tradursi in un ostacolo per molte coppie. Questo aspetto viaggia in parallelo con un altro negativo, che è quello dei tempi di attesa spesso lunghissimi, delle strutture sanitarie pubbliche. In queste si può accedere alla fecondazione assistita al costo di ben più economici ticket, ma poiché le tempistiche sono comunemente lunghe diventa necessario rivolgersi a privati.
- Rischi medici: tra questi, quello di maggior rilievo è sicuramente la sindrome da iperstimolazione ovarica nella donna; va detto però che, se la procedura è seguita da professionisti esperti ed attenti al monitoraggio della terapia, il pericolo si riduce pressoché a zero.
- Aspetti psicologici: il percorso di fecondazione assistita può essere psicologicamente stressante, con emozioni forti legate ai fallimenti, alle attese e alle incertezze. Spesso è utile farsi seguire da specialisti.
Fecondazione assistita: a chi rivolgersi
Dopo un anno di tentativi di concepimento senza successo, o sei mesi se la donna è over 35, si parla di infertilità ed è consigliato rivolgersi a specialisti del settore per capirne le cause ed avviare un iter terapeutico o un trattamento di fecondazione assistita. In Italia è possibile rivolgersi a strutture sia pubbliche che private, tutte di alta qualità, in grado di offrire percorsi verso la genitorialità in linea con le leggi in vigore. I medici specializzati forniranno consulenze dettagliate su tutte le tecniche disponibili in base alla diagnosi, i costi e i potenziali rischi, aiutando così le coppie a prendere decisioni informate e consapevoli. Tra loro la dottoressa Monica Antinori, responsabile della PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) della clinica Raprui, e luminare che ha contribuito alla nascita di oltre 1600 bambini. Qui tutti i contatti per un appuntamento.