Il monitoraggio ovulatorio è fondamentale per individuare il momento di massima fertilità della donna, ovvero quello del rilascio dell’ovulo da parte delle ovaie. È utile sia per chi cerca di concepire in modo naturale sia per chi si affida alla fecondazione assistita e si basa sostanzialmente sull’osservazione del ciclo mestruale. Tale monitoraggio può essere effettuato con vari metodi che vanno dall’analisi dei sintomi fisici all’uso di tecnologie avanzate come l’ecografia, che rappresenta la pratica medica, ed è ovviamente molto precisa. Ecco tutto quello che occorre sapere al riguardo e a chi affidarsi se si sta tentando di avere un bambino.
Comprendere il ciclo ovulatorio: perché è importante
Comprendere il ciclo ovulatorio è fondamentale per diversi motivi: serve in primis per pianificare una gravidanza identificando il periodo fertile per il concepimento, aiuta ad identificare problemi di salute sottostanti, anche legati alla fertilità ed infine ad affrontare i sintomi legati alle irregolarità mestruali. Ma come funziona il ciclo ovulatorio? Si tratta di una complessa e sofisticata sequenza di eventi ormonali che si verificano nella donna in età fertile per un periodo di circa 28 giorni. Questo processo è regolato da ormoni come l’ormone follicolo-stimolante (FSH) e l’ormone luteinizzante (LH). In tale contesto avviene la maturazione di più follicoli ovarici e di uno in particolare – definito come dominante- che rilascerà il gamete da fecondare; ciò avviene solitamente intorno al 14° giorno di un ciclo regolare: è l’ovulazione; al contempo si modifica la struttura dell’endometrio, ovvero il rivestimento uterino, al fine di accogliere l’eventuale embrione. Come è facile capire, tale ciclo è vitale per la salute riproduttiva femminile.
Monitoraggio ovulatorio: i vari metodi e perché si fa
Esistono diversi metodi per effettuare il monitoraggio ovulatorio. Alcuni si possono effettuare a casa, come la misurazione della temperatura basale e l’uso di stick ovulatori che rilevano i livelli di LH nelle urine. Tuttavia, queste procedure possono non essere sufficienti per le donne con cicli irregolari o con problemi di fertilità e stanno cercando di concepire un bambino. In tali casi, il monitoraggio medico diventa fondamentale e questo può avvenire con analisi del sangue che valutano i livelli degli ormoni, o con maggiore precisione tramite ecografia. In questo caso si parla anche di monitoraggio follicolare. Tra le sue applicazioni principali ci sono:
- pianificare rapporti mirati durante la finestra fertile;
- ottimizzare il trattamento di infertilità o la procreazione assistita;
- valutare la qualità e quantità dei follicoli in cicli di stimolazione ovarica.
Monitoraggio ovulatorio o follicolare: il ruolo dell’ecografia
Il monitoraggio ecografico del ciclo ovulatorio o monitoraggio follicolare è una procedura medica che utilizza l’ecografia transvaginale per osservare la crescita follicolare e il rilascio dell’ovulo. È particolarmente indicato per le donne con difficoltà a concepire o che si sottopongono a trattamenti di fecondazione assistita. In tali casi il controllo viene effettuato tramite una serie di ecografie ripetute a intervalli regolari per:
- valutare la maturazione dei follicoli
- valutare l’andamento della stimolazione ovarica per evitare rischi come l’iperstimolazione
- misurare lo spessore dell’endometrio, essenziale per l’impianto embrionale
- identificare il momento ottimale per avere rapporti o eseguire procedure come l’inseminazione intrauterina (IUI) o il prelievo ovocitario per la fecondazione in vitro.
Tali controlli possono essere accompagnati da dosaggi ormonali e iniziano di solito tra il 3° e il 4° giorno del ciclo per proseguire fino all’ovulazione. Non è una tecnica invasiva, non provoca dolore e non necessita di particolari preparazioni.
A chi affidarsi per il monitoraggio ovulatorio
Affidarsi a specialisti con esperienza nel campo della fertilità è essenziale per il monitoraggio ovulatorio, soprattutto se si hanno difficoltà a concepire. La Dottoressa Monica Antinori, ginecologa e specialista in medicina della riproduzione, da oltre 20 anni, offre un supporto completo alle coppie che desiderano avere un bambino, grazie ad un approccio totalmente personalizzato, presso il centro Rapui di Roma che dirige. Questo tipo di monitoraggio è particolarmente utile per massimizzare le possibilità di concepimento, sia naturale che assistito, e per controllare che i trattamenti farmacologici siano ben tollerati. Qui tutti i contatti per prenotare una prima visita.