L’età, nella fertilità maschile è un aspetto essenziale della salute riproduttiva di coppia, che troppo spesso viene sottovalutato rispetto a quella femminile. Benché non esista un vero equivalente della menopausa, con il passare del tempo anche per l’uomo possono subentrare complicazioni nella possibilità di concepire un bambino. A 55 anni, come pure più giovani, si assiste a sfide specifiche relative non solo alla capacità di generare spermatozoi, ma anche al fatto che questi siano sani, di qualità e numero adeguato. Diventare papà in età avanzata quindi è possibile, ma possono sussistere delle difficoltà che è utile conoscere per poter ottenere l’adeguata assistenza e supporto, in tempi brevi. Ecco cosa occorre sapere al riguardo.
Fertilità uomo 55 Anni ed orologio biologico
Anche per l’uomo si può parlare di orologio biologico? Certamente! A differenza delle donne, che subiscono un declino più marcato della fertilità con gli anni a causa della diminuzione costante del numero e della qualità degli ovuli, fino allo zero con la menopausa, gli uomini continuano a produrre spermatozoi anche in età avanzata. Tuttavia, la qualità di questi può deteriorarsi con il tempo. A 55 anni, è possibile infatti che i gameti maschili degli uomini sperimentino un calo nella motilità, nella morfologia e nella concentrazione. Tali cambiamenti sono dovuti tanto all’accumulo di mutazioni genetiche dovute all’invecchiamento generale dell’organismo, quanto alla diminuzione della funzione testicolare. Non va inoltre dimenticato che con il passare degli anni subentrano condizioni di salute croniche, come diabete o ipertensione, che possono influenzare ulteriormente la fertilità ed essere collegate a disfunzione erettile.
Fertilità uomo 55 anni, le 5 cose più importanti da sapere
Dunque, anche l’uomo di 55 anni può avere difficoltà a concepire un bambino in modo naturale. Questo avviene per diversi motivi, ma non va trascurato un altro aspetto: la qualità dei gameti può indurre un rischio per la salute del nascituro, per la potenziale presenza di anomalie genetiche, come accade ad esempio per le donne over 35 e la sindrome di down. Ecco alcune informazioni cruciali di cui tener conto se si vuole diventare papà a 55 anni:
- Qualità degli spermatozoi e rischio genetico. Con l’avanzare dell’età, il rischio di anomalie genetiche negli spermatozoi può aumentare. Ciò può portare a un rischio maggiore di malformazioni congenite o di problemi genetici nel bambino. I gameti degli uomini più anziani tendono infatti ad avere una maggiore frequenza di mutazioni del DNA, il che può influenzare la salute del futuro bambino. Le coppie interessate a concepire in età avanzata potrebbero considerare test genetici per valutare eventuali rischi.
- Impatto della salute generale. Questa a 55 anni può influenzare significativamente la fertilità maschile. Condizioni come l’obesità, il diabete, l’ipertensione e le malattie cardiovascolari possono ridurre la qualità degli spermatozoi e la funzione erettile, compromettendo la capacità di concepire. È essenziale mantenere uno stile di vita sano, con una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare e una gestione adeguata delle patologie mediche esistenti.
- Stili di vita e fertilità. Abitudini di vita come il consumo eccessivo di alcol, il fumo e l’uso di droghe possono avere un impatto negativo. Anche l’esposizione a sostanze tossiche e ambientali può influenzare la qualità degli spermatozoi. È importante evitare questi fattori di rischio e adottare abitudini che favoriscano una buona salute riproduttiva.
- Monitoraggio e test della fertilità. Se si sta pensando ad una paternità a 55 anni o oltre è utile sottoporsi a indagini diagnostiche specifiche come lo spermiogramma per valutare la qualità degli spermatozoi e identificare eventuali problemi. Tali test possono fornire informazioni dettagliate sui parametri del liquido seminale e aiutare a pianificare eventuali interventi o trattamenti. Inoltre, il monitoraggio regolare della salute riproduttiva può contribuire a mantenere la fertilità ottimale.
- Tecniche di procreazione assistita. In caso di difficoltà nel concepimento, le procedure di procreazione medicalmente assistita possono essere una soluzione. L’inseminazione artificiale e la fecondazione in vitro (FIV) sono opzioni in grado di aiutare a superare i problemi legati alla qualità degli spermatozoi, così come altre metodiche come l’ICSI.
Fertilità uomo 55 Anni: a chi rivolgersi
Per affrontare le sfide legate alla fertilità in età avanzata, è consigliabile consultare diversi specialisti. L’andrologo è il medico che può offrire una valutazione approfondita, una diagnosi precisa ed un piano di trattamento personalizzato in materia di fertilità, ma anche l’urologo, che si occupa delle vie urinarie e del sistema riproduttivo maschile, può essere consultato per problemi strutturali o funzionali. Inoltre, se la coppia sta affrontando difficoltà nel concepimento, una clinica per la fertilità o uno specialista in medicina riproduttiva può fornire opzioni avanzate come la fecondazione in vitro (FIV) e altri trattamenti di procreazione assistita. La dottoressa Monica Antinori, luminare del settore, e responsabile per la PMA nel centro RAPRUI, con il suo team di specialisti può offrire tutto il supporto necessario per raggiungere il desiderio di paternità anche a 55 anni.