Skip to main content

La stimolazione ovarica è un trattamento medico impiegato in numerosi casi di infertilità di coppia. L’obiettivo è quello di far maturare più follicoli ovarici in uno specifico lasso di tempo, grazie all’ausilio di ormoni di sintesi che imitano quelli fisiologici prodotti dall’organismo. È un passaggio fondamentale in alcuni percorsi di PMA e può essere utile anche per tentare di concepire un bambino in modo naturale, attraverso rapporti intimi mirati, ma sempre su consiglio di un medico specialista. I dubbi al riguardo possono essere numerosi. Di seguito una breve guida su quello che occorre sapere e tenere a mente onde evitare rischi e perdere tempo prezioso.

Stimolazione ovarica e rapporti mirati, 6 cose da tenere a mente

Stimolazione Ovarica, cos’è e quando si fa

La stimolazione ovarica è un processo medico volto a indurre la produzione di più follicoli ovarici, nel corso di un ciclo mestruale, attraverso l’uso di farmaci. Tale terapia può essere suggerita in diversi casi di infertilità, come quella legata all’ovaio policistico, in caso di alterazioni varie dell’ovulazione o per massimizzare le probabilità di successo di procedure di fecondazione assistita come la FIVET. La stimolazione ovarica consiste nella somministrazione di determinati farmaci come gli ormoni follicolo-stimolanti (FSH) o i modulatori selettivi del recettore degli estrogeni (SERM), che agiscono sul sistema endocrino per promuovere la maturazione dei follicoli ovarici. Nella normalità durante un ciclo mestruale più follicoli avviano il loro sviluppo, ma uno solo arriva a completa maturità (follicolo dominante) e viene rilasciato nelle tube. Con la stimolazione più follicoli vengono messi a disposizione per il concepimento: è necessario un attento monitoraggio con ecografie pelviche e dosaggi ormonali per evitare i rischi di iperstimolazione. Una volta che i follicoli raggiungono una dimensione ottimale, viene somministrata un’iniezione di ormone luteinizzante (LH) per indurre l’ovulazione: da qui i rapporti sessuali mirati, la procedura di inseminazione intrauterina o il pick -up ovocitario vengono programmati per massimizzare le probabilità di concepimento.

Stimolazione ovarica e rapporti mirati, 6 cose da tenere a mente

1. Monitoraggio medico costante. Durante il processo di stimolazione ovarica è fondamentale sottoporsi a tutti i controlli che lo specialista in fertilità richiede, dai dosaggi ormonali alle ecografie. Serve a valutare la risposta ovarica al trattamento, regolare il dosaggio dei farmaci e pianificare l’ovulazione per capire il momento migliore per avere rapporti intimi mirati ovvero finalizzati ad un concepimento e gravidanza naturale. In linea generale questo monitoraggio aiuta a prevenire complicazioni come la sindrome da iperstimolazione ovarica (SIO), un effetto collaterale grave.

2. Rischi e complicazioni. È importante essere consapevoli dei potenziali rischi associati alla stimolazione ovarica. Oltre alla SIO, che può essere grave in alcuni casi, ci possono essere altri effetti collaterali come mal di testa, irritabilità, gonfiore e sensibilità al seno dovuti agli aumentati livelli di ormoni. Inoltre, esiste il rischio di multipli gravidanze, poiché la stimolazione ovarica può portare alla produzione di più ovociti e quindi a una maggiore probabilità di concepire gemelli o più embrioni. Per tale motivo è fondamentale un buon dialogo con il proprio medico, a cui riferire prontamente ogni sintomo anomalo o malessere: i dosaggi ed i farmaci possono essere cambiati.

3. Tempistica precisa. La tempistica è cruciale durante la stimolazione ovarica sia che si tratti di una preparazione ad una fecondazione assistita che di rapporti mirati. È essenziale pianificare con cura le ore dell’ovulazione per massimizzare le probabilità di concepimento e anche questo passaggio richiede un’attenta coordinazione tra il monitoraggio medico, l’assunzione dei farmaci e la programmazione dei rapporti sessuali mirati o della procedura di inseminazione intrauterina. Anche un piccolo errore nella tempistica potrebbe influenzare significativamente le probabilità di successo.

4. I cambiamenti ormonali e gli effetti positivi. Le somministrazioni di ormoni possono avere anche effetti positivi, come l’aumento della libido, una maggiore lubrificazione ed un aumento della sensibilità che porta ad un maggiore piacere. Tutto questo non deve imbarazzare, anzi può aiutare a vivere il momento del rapporto intimo con un miglior rilassamento fisico e psicologico, non solo come un atto meccanico necessario a raggiungere lo scopo del concepimento.

5. L’efficacia. La combinazione di stimolazione ovarica e rapporti intimi mirati è stata oggetto di numerosi studi scientifici finalizzati a valutare l’efficacia di tale strategia nel favorire il concepimento naturale nelle coppie con problemi di fertilità. I risultati sono sempre stati positivi, con tassi di concepimento più elevati dello standard di riferimento. Il tutto senza dimenticare gli effetti collaterali come il rischio di gravidanze multiple e SIO, che sono risultati maggiori in pazienti stimolate con gonadotropine rispetto ad altre trattate con clomifene citrato (Biljan et al. -2002). Questi lavori scientifici evidenziano l’importanza di una valutazione individuale dei rischi e dei benefici di ogni opzione terapeutica: la stimolazione ovarica finalizzata ai rapporti intimi mirati funziona anche in coppie con infertilità di origine non definita, ma chiaramente non per tutti i casi di infertilità.

6. Risultati ed alternative. È importante altresì essere consapevoli che la stimolazione ovarica abbinata a rapporti intimi mirati può non essere decisiva. È un’opportunità, una possibilità, ma non l’unica per avere un bambino. Esistono altri trattamenti per l’infertilità, come la IUI, la fecondazione in vitro (FIV), l’ovodonazione. Chiaramente occorre sempre affidarsi ad un professionista della fertilità per intraprendere questo ed altri percorsi, al fine di fare una diagnosi precisa ed avviare il protocollo terapeutico migliore per il caso individuale. La dottoressa Monica Antinori può essere la soluzione giusta: al suo attivo tanti anni di esperienza e numerosi bambini nati. Qui i contatti per una consulenza.