Secondo me la dottoressa Antinori è eccezionale. Non so definire l’alto livello della sua professionalità. Raccontavo pochi giorni fa come nel mio lungo percorso alla ricerca di una gravidanza io abbia fatto numerose isteroscopie, tutte dolorose o comunque molto fastidiose. Quando poi sono andata da lei, non ho sentito nulla, ha una mano talmente leggera che non può essere che sinonimo di preparazione, tecnica, esperienza e passione per quello che fa. Ma non è solo questo. Con lei sono riuscita ad avere un bambino a 54 anni, dopo infiniti tentativi, iniziati nel lontano 2009, quando avevo pressocché 40 anni.
Prima di arrivare a lei ci eravamo rivolti a strutture pubbliche e private, fatto fecondazioni assistite omologhe ed eterologhe con tanti transfer falliti, sia in Italia che all’estero. Il tutto intervallato e/ o supportato da percorsi terapeutici con integratori, farmaci e addirittura con l’omeopatia, sia per me che per mio marito. Le abbiamo provate tutte ma di fatto accumulando tanta sofferenza, stress e perdendo 10 anni preziosi.
Nei miei ricordi l’eterologa con ovodonazione all’estero, in Spagna, è stata la peggiore delle esperienze. Lo specialista senza dire una parola è arrivato, intervenuto e andato via. Una sensazione bruttissima. Di fatto mi avevano impiantato una morula di scarsa qualità, come ho appreso successivamente, e l’esito è stato ovviamente negativo. Lo stesso nei successivi due transfer. Da non trascurare poi l’aspetto emotivo, di non trovarsi in un ambiente accogliente, lontano da casa, in uno stato di ansia e fragilità, senza nessuno che parli la tua lingua e ti rassicuri o spieghi cosa non va.
La storia è andata così. Ormai 50enni eravamo pronti a mollare quando una collega mi suggerisce di andare da RAPRUI: lì aveva avuto due gemelli. I primi tentativi con ovodonazione e gameti di mio marito non sono andati. Alla mia età non è mai facile ottenere una gravidanza, ne ero consapevole e quindi occorreva lavorare su più fronti. Con la Dott.ssa Antinori e il resto del suo team mi sentivo nelle mani giuste, ero certa che stavano facendo il massimo per me, e alla fine ecco come ci siamo riusciti.
L’ultima opzione fu con un ciclo di blastocisti garantita – fecondata nella criobanca e poi transfer qui a Roma da RAPRUI. Proseguivo con le terapie per preparare al meglio il mio endometrio. Tra queste anche una dieta chetogenica per evitare di infiammare l’endometrio e rendere l’ambiente più idoneo all’impianto dell’embrione. Sarà stata la qualità della blastocisti, la dieta o l’insieme delle due, ma è andata bene. A 54 anni sono rimasta incinta e ho avuto il mio bambino.
Molti mi chiedono perché ho insistito con la fecondazione e con la dottoressa. La risposta è semplice. Non è stato solo l’aspetto professionale a darmi una grande fiducia. Anche nei primi fallimenti non è mai mancata una sua telefonata di incoraggiamento, e ad ogni tentativo sentivo che tutti nella clinica facevano il tifo per me. In queste situazioni delicate, è fondamentale sentirsi in un ambiente familiare, sentirsi a casa. Proprio avendo vissuto in passato varie situazioni in altri contesti, da subito mi è stata evidente la professionalità, ma anche e soprattutto l’umanità, di tutti.