Sterilità maschile? Accorgersi di questa problematica non è sempre facile. Il sintomo più evidente è quello del mancato concepimento di un bambino, ma se non si sta cercando una gravidanza il disturbo può rimanere latente per lungo tempo. Esistono comunque dei test specifici per effettuare una diagnosi: solitamente vengono prescritti da un andrologo esperto di fertilità. Trovare la causa significa avviare anche un percorso di cura o comunque un iter verso la genitorialità. Ecco cosa occorre sapere al riguardo.
Sterilità maschile vs femminile
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce una coppia sterile quando, nonostante i tentativi, con rapporti intimi non protetti e frequenti, non riesce a raggiungere l’obiettivo del concepimento dopo un anno. A differenza di ciò che si credeva in passato, oggi le statistiche evidenziano come le cause di infertilità siano equamente distribuite tra fattori maschili e femminili. In entrambi i casi sussistono motivazioni diverse, fisiche, ormonali, legate allo stile di vita, presenti dalla nascita o che sono subentrate nel tempo. L’età è un fattore critico: nelle donne si evidenzia facilmente con la menopausa, ovvero con la fine fisiologica e conclamata della fertilità, mentre per l’uomo l’infertilità dovuta agli anni che passano è più nascosta, può essere correlata a disfunzione erettile, patologie o semplicemente ad un peggioramento della qualità e quantità degli spermatozoi. Più di rado, ma in percentuali comunque significative il problema è dovuto ad incompatibilità della coppia dal punto di vista riproduttivo. Per tali motivi, quando si cerca inutilmente di concepire un bambino per almeno un anno (o 6 mesi se la donna ha più di 35 anni), è opportuno rivolgersi ad un centro per la fertilità, al fine di individuare una causa concreta, fare cioè una diagnosi, con test mirati sia al maschile che al femminile, per poi conseguentemente avviare una terapia o un percorso di fecondazione assistita.
Quali sono le cause dell’infertilità maschile?
Problemi di eiaculazione e disfunzione erettile possono essere cause di infertilità maschile. Sono facilmente identificabili, anche se magari non rappresentano una costante, ma solo un disturbo che si ripete nel tempo. Talvolta sono legati a stili di vita errati, dovuti ad esempio all’abuso di alcolici, tabacco o sostanze stupefacenti, ma anche a stress psicofisico. Più difficile è accorgersi delle altre cause di infertilità nell’uomo, correlate ad una spermatogenesi alterata, ovvero alla produzione di un basso numero di spermatozoi, oppure di qualità non adeguata. In altri casi si può avere un blocco o ostruzione dei dotti seminali. In generale queste condizioni sono comunemente riconducibili a:
- Malattie genetiche come la sindrome di Klinefelter
- Varicocele
- Infiammazione o lesione testicolare
- Patologie gravi come quelle oncologiche che colpiscono l’apparato riproduttivo
- Testicoli ritenuti
- Alterazioni ormonali
- Uso improprio o abuso di testosterone o steroidi anabolizzanti
- Uso e abuso di oppiacei
- Obesità
- Utilizzo di alcuni medicinali
Per sintetizzare si può parlare di fattori genetici, età e infezioni/ infiammazioni del tratto urogenitale. Vanno evidenziate, se pur rare, quelle condizioni genetiche che comportano il mancato sviluppo di alcune parti del sistema riproduttivo, come i dotti referenti, necessari al trasporto del liquido seminale contenente i gameti, oppure le più frequenti infezioni o altre situazioni che possono indurre cicatrici provocando ostruzioni determinanti della sterilità. Fondamentale è effettuare rapidamente una diagnosi.
Sterilità maschile, come si fa la diagnosi
La sterilità o l’infertilità, prima di rappresentare un disturbo da trattare rappresenta il campanello d’allarme di un qualcosa che non va: l’incapacità di concepire è, cioè, di per sé stesso un sintomo, di tutte le condizioni sopra descritte. Una coppia che non riesce ad avere bambini dovrebbe prontamente rivolgersi ad uno specialista della fertilità, come la dottoressa Monica Antinori. Esistono sia dei test diagnostici per la donna che per l’uomo. Nel genere maschile la prima e semplice indagine da eseguire è lo spermiogramma, ovvero un’analisi del liquido seminale atta a determinare alcuni parametri essenziali nella qualità e quantità dei gameti. A tale test si abbinano solitamente un’innocua ecografia testicolare e dosaggi ormonali nel sangue. In alcuni casi possono essere richieste delle specifiche analisi alla ricerca di infezioni o una biopsia testicolare. In un centro per la fertilità di solito l’iter diagnostico viene comunemente fatto in parallelo nella coppia, per comprendere l’origine dell’infertilità e vedere su quali aspetti puntare.
Sterilità maschile, come si cura?
La terapia dipende ovviamente dalla causa. Può essere utile cambiare il proprio stile di vita, assumere dei farmaci ormonali, sottoporsi a trattamenti chirurgici per eliminare il varicocele o ostruzione dei dotti, tanto per fare degli esempi. Tuttavia, non sempre queste soluzioni sono possibili ed efficaci. In questi casi non è necessario abbandonare le speranze di paternità: esistono numerose e valide tecniche di riproduzione medicalmente assistita per aiutare il concepimento. La dottoressa Antinori ed il suo team sono a disposizione per tutte le informazioni ed o test del caso. Qui i contatti.