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Il monitoraggio follicolare e i rapporti mirati sono tecniche impiegate per aumentare le possibilità di un concepimento naturale in coppie che incontrano difficoltà ed hanno bisogno di un supporto. Solitamente si usano in combinazione. Si basano sul principio dell’individuazione della cosiddetta “finestra fertile”, attraverso controlli ecografici e analisi del sangue. Ecco cinque cose importanti che devi sapere su questo argomento.

Monitoraggio follicolare e rapporti mirati

1.     Cos’è il monitoraggio follicolare?

Prima di tutto è importante comprendere di cosa si parla: il monitoraggio follicolare è una tecnica mirata all’osservazione dei follicoli ovarici nel corso del ciclo mestruale di una donna e dunque alla loro crescita e maturazione. Il follicolo è una piccola sacca contenente un ovulo maturo, destinato all’ovulazione. Attraverso l’uso di ultrasuoni e test ormonali, il monitoraggio follicolare permette di determinare il momento più prossimo o esatto dell’ovulazione e valutare la qualità e la quantità degli ovociti prodotti. Va sottolineato che al momento dell’ovulazione viene rilasciato mensilmente un unico ovulo dominante destinato alla fecondazione e che questo ha una vita breve, di sole 24 ore. Da qui la difficoltà di concepire un bambino se non si rispetta la finestra fertile. Gli altri follicoli subiscono una degradazione e vengono solitamente espulsi dall’organismo con il flusso mestruale.

2.    Come si fa il monitoraggio follicolare?

Il monitoraggio follicolare si esegue solitamente con visite regolari presso un medico specializzato in fertilità. Queste visite prevedono l’esecuzione di ultrasuoni periodici durante il ciclo mestruale. Comunemente per via transvaginale. In pratica si fanno delle ecografie, assolutamente non invasive e che non provocano dolore. Questi ultrasuoni forniscono immagini dettagliate dell’utero e delle ovaie, consentendo al medico di monitorare la crescita e lo sviluppo dei follicoli, con precise misurazioni. Inoltre, possono essere effettuati anche test ormonali ematici per valutare i livelli di estrogeni, di ormoni follicolo -stimolanti (FSH) e luteinizzanti (LH), che forniscono ulteriori informazioni sulla maturazione follicolare determinando il momento preciso dell’ovulazione. In genere le due metodiche si affiancano e completano, anche per avere una più precisa idea della fisiologia della donna, ovvero se sussistono problemi ovulatori di qualche tipo, da indagare più approfonditamente, anomalie uterine.

3.    Qual è l’obiettivo del monitoraggio follicolare?

L’obiettivo principale del monitoraggio follicolare è dunque quello di identificare il momento preciso dell’ovulazione, ovvero quello migliore per avere rapporti intimi mirati al concepimento.  L’ovulazione coincide con il rilascio del singolo ovulo mensile da parte delle ovaie. Poiché questo ha una vita di sole 24 ore, ma gli spermatozoi possono sopravvivere negli organi riproduttivi femminili fino anche a 5 giorni circa (dipende da diversi fattori). È possibile quindi individuare il periodo di massima fertilità nei 3-4 giorni prima del rilascio dell’ovulo e nel giorno dopo l’ovulazione. Questa è quella che viene definita comunemente come “finestra fertile” ovvero in periodo in cui è utile programmare rapporti mirati al fine del concepimento. Numerose sono le tecniche per individuare l’ovulazione, ma il monitoraggio follicolare è sicuramente quello più efficace, sicuro.

4.    Monitoraggio follicolare e rapporti mirati, quando farli?

Il monitoraggio follicolare e i rapporti mirati possono essere utili per le coppie che cercano di concepire da diversi mesi senza successo, oppure per le donne che manifestano mestruazioni irregolari o problemi di ovulazione. Allo stesso modo il monitoraggio follicolare è prezioso nei casi di trattamenti per la fertilità come la stimolazione ovarica (al fine del prelievo ovocitario) o l’inseminazione intrauterina (per valutare il miglior momento per eseguirla. In tutti i casi è necessario rivolgersi ad un ginecologo, preferibilmente esperto in problemi di fertilità.

5.    Monitoraggio follicolare e rapporti mirati sono sempre efficaci?

Purtroppo, no. È importante ricordare che il monitoraggio follicolare e i rapporti mirati non garantiscono il successo del concepimento e della gravidanza. Tuttavia, queste tecniche possono aumentare significativamente le possibilità di avere un bambino, ottimizzando anche i tempi. È fondamentale però lavorare a stretto contatto con un medico specializzato in fertilità per garantire che il monitoraggio follicolare sia eseguito correttamente e per ricevere una consulenza personalizzata. Talvolta il concepimento non arriva per problemi legati ai gameti maschili, magari non considerati fino a quel momento, allo stato di salute generale della donna, cisti ovariche, alterazioni della morfologia delle tube, o a fattori che possono influenzare il monitoraggio stesso, come l’assunzione di alcuni farmaci. Farsi seguire da un ginecologo esperto in problemi di fertilità significa individuare precocemente queste problematiche, risolvere il problema con specifiche terapie o optare per soluzioni di PMA (Procreazione Medicalmente Assistita). La dottoressa Monica Antinori è considerata un luminare in questo settore, data la sua lunga esperienza: ha aiutato a far concepire circa 1600 bambini!

Per un appuntamento con lei è possibile visitare la pagina dei contatti.