Il monitoraggio ecografico dell’ovulazione per rimanere incinta è una procedura molto importante: aiuta a comprendere il momento della finestra fertile per cercare di concepire in modo naturale o per tenere sotto controllo un percorso di fecondazione assistita. È un processo semplice, che non richiede una particolare preparazione o sedazione: si tratta di una comune ecografia, solitamente transvaginale, da effettuare più volte nell’arco del ciclo mestruale. Se stai cercando di avere un bambino ed il tuo medico ti ha consigliato questa procedura, ecco tutto quello che devi sapere al riguardo.
Ovulazione e periodo fertile
Per comprendere l’importanza del monitoraggio ecografico dell’ovulazione è utile definire bene alcuni termini e punti fissi. Una coppia su sei ha difficoltà a concepire un bambino; quindi, tu ed il tuo partner non siete i soli. Il monitoraggio del ciclo ovulatorio è un buon primo passo per massimizzare le possibilità di concepire in modo naturale e questo puoi farlo anche da sola, in casa con dei metodi tradizionali come il controllo del muco cervicale, la temperatura basale o i kit per l’ovulazione. L’obiettivo è quello di individuare il momento giusto per avere rapporti intimi al fine di una gravidanza. Devi sapere infatti che in tema di concepimento il tempismo corretto è fondamentale e molte coppie non lo sanno e sbagliano, creandosi inutili ansie: la cosiddetta “finestra fertile” è di pochissimi giorni che ruotano intorno all’ovulazione, ovvero al singolo ovulo rilasciato ogni mese dalle ovaie. Un ovocita sopravvive solo 24 ore dopo il suo rilascio, mentre gli spermatozoi rimangono vivi e performanti anche per due o tre giorni nelle tube di Falloppio in attesa dell’ovocita. Il periodo giusto per concepire è dunque questo. Tuttavia, non è facile individuare l’ovulazione e spesso può essere utile un monitoraggio specifico, attraverso una serie di ecografie. Questo avviene in particolare quando si hanno difficoltà e ci si rivolge ad uno specialista della fertilità.
Monitoraggio ecografico dell’ovulazione, cos’è
Il monitoraggio ecografico dell’ovulazione è una procedura medica che utilizza l’ecografia per tenere sotto controllo alcuni cambiamenti nel sistema riproduttivo femminile durante il ciclo mestruale. Lo scopo è quello di individuare il momento esatto dell’ovulazione e quindi aumentare le probabilità di concepimento. In cosa consiste? In una serie di ecografie, in genere transvaginali, che vengono eseguite da un ginecologo specializzato, ad intervalli regolari durante tutto mese. L’ovulazione, ovvero il rilascio dell’ovulo potenzialmente fecondabile da parte delle ovaie, è innescata da un’ondata di ormoni luteinizzanti prodotti dalla ghiandola pituitaria. Il loro picco si manifesta circa 24 ore prima. Il monitoraggio ecografico, dunque, è solitamente abbinato anche a dosaggi ormonali. Nello specifico le ecografie consentono di osservare la crescita dei follicoli, cioè delle sacche che contengono gli ovuli, e la produzione di muco cervicale. In caso di procedure di fecondazione assistita possono indicare anche il momento giusto per un’inseminazione intrauterina o per un pick up ovocitario.
Monitoraggio ecografico ovulazione per rimanere incinta, indicazioni
Il monitoraggio ecografico dell’ovulazione può essere utile per donne che hanno difficoltà a concepire o che hanno cicli mestruali irregolari. È comunemente raccomandato in tutti i casi di fecondazione assistita, poiché individuare la giusta maturazione dei follicoli ed il rilascio dell’ovulo in un momento specifico è fondamentale per il raggiungimento dello scopo, sia esso un’inseminazione intrauterina che una fecondazione in vitro. Allo stesso modo è importante per controllare che le stimolazioni ormonali correlate a tali trattamenti non creino danni all’organismo della donna: il medico esaminando il numero dei follicoli che si stanno sviluppando e la velocità con cui lo fanno potrà modificare all’occorrenza i dosaggi dei farmaci ormonali che si stanno assumendo, onde evitare ad esempio una sindrome da iperstimolazione ovarica o gravidanze multiple. Di contro, se non si stanno sviluppando follicoli, il ciclo di trattamento può essere interrotto per nuove valutazioni. Durante le singole ecografie viene anche analizzato lo spessore dell’endometrio, necessario all’attecchimento dell’embrione dopo il transfer. Anche in questo caso possono essere utili modifiche nei dosaggi dei farmaci per la fertilità. Il monitoraggio ecografico viene effettuato con diverse visite ad intervalli regolari lungo tutto il ciclo mestruale. In genere, si inizia il terzo o quarto giorno e si ripete ogni due fino al momento dell’ovulazione o si riprende dopo una settimana. Le tempistiche possono comunque cambiare a seconda dei casi. Il monitoraggio ecografico dell’ovulazione non richiede una particolare preparazione. Se come da prassi l’eco è transvaginale, non c’è necessità di avere la vescica piena.
Monitoraggio ecografico dell’ovulazione, affidarsi alla dottoressa Monica Antinori
Se hai difficoltà a concepire un bambino, può essere utile affidarsi ad un centro per la fertilità e prima ancora ad un ginecologo esperto come la Dottoressa Monica Antinori. Ha al suo attivo il concepimento tramite tecniche di fecondazione assistita di più di 1600 bambini, frutto di un impegno professionale di circa 20 anni. Dirige la clinica Raprui ed è specializzata in ecografia ed isteroscopia, oltre che in embriologia. Per un appuntamento puoi visitare la pagina dei contatti.