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La cosa che mi ha colpito di più, conoscendo la dottoressa Antinori, è che da subito capisci che sa cosa deve fare. Una sensazione impagabile che trasmette tranquillità e sicurezza. In un anno siamo riusciti a fare tutto nonostante i tanti problemi che avevamo sia io che mio marito.

Io avevo ancora 29 anni e mio marito 35, ma quando non è arrivata subito una gravidanza ci siamo allarmati. Negli ultimi anni non avevo fatto visite ginecologiche per cui partivo da zero. Ho fatto prima un controllo al pap-test che risultò negativo. Il dottore suggerì anche a mio marito di fare un controllo e trovarono che aveva un varicocele ed era da operare.

Superato l’intervento la gravidanza però non arrivava. Ci siamo rivolti allora a un esperto di infertilità a Foggia e con lui abbiamo fatto 6 mesi tra visite e incontri. I consulti erano sempre frettolosi e non mi dava la fiducia di cui avevo bisogno. Nonostante questo siamo riusciti a capire che mio marito aveva una oligospermia.

Il dottore ci ha paventato l’ipotesi di fare una fecondazione, io però non volevo arrendermi e ho aspettato che mio marito concludesse la terapia con gli integratori. A questo abbiamo aggiunto una serie di analisi genetiche per la mappatura genetica della coppia (durate 3 mesi) e una isterosalpingografia per controllare le tube.

Questo esame richiede una preparazione di un certo tipo e il giorno in cui era previsto il macchinario era fuori uso. Questo ennesima incertezza mi ha portato a interrompere definitivamente il rapporto con questo medico e la sua struttura.

Eravamo scoraggiati al pensiero di ricominciare tutto ma alla RAPRUI l’approccio è stato subito differente. Mi sono sentita capita. In 2 mesi sono rinata fisicamente e mentalmente e nell’equipe che mi seguiva aveva aggiunto anche un nutrizionista per aiutarmi a raggiungere questo risultato.

Con la dottoressa Monica Antinori ho fatto tutti gli accertamenti. Attraverso un’isteroscopia è stata precisissima a notare che lo spessore delle pareti dell’endometrio erano ingrossate. Ha acconsentito a iniziare la stimolazione ma subito dopo avrei dovuto seguire una cura per assottigliare le pareti e avere le condizioni di salute migliori per superare il transfer con un risultato positivo.

Con la stimolazione avevo prodotto tanti follicoli ma un ovaio si era gonfiato troppo, ho chiamato la dottoressa Antinori alle 3 di notte ed è stata di una gentilezza unica, dicendo a mio marito tutto quello che dovevo fare. Mentre ero in pronto soccorso ha chiamato per avere aggiornamenti e mi ha consigliato di tornare a casa, riposare ed evitare il ricovero. La mattina dopo mi ha anche richiamato per sapere come andava.

Al prelievo gli ovociti erano più di dieci, fecondati tutti a fresco. Ci ha seguito sempre la dottoressa Monica Antinori con tutta la sua equipe, non ero una paziente ma una persona cara di cui prendersi cura. La dottoressa infatti ci consigliò di non procedere subito al transfer ma di congelare le due blastocisti ottenute, le pareti dell’endometrio dovevano assottigliarsi e serviva il tempo giusto da dedicare alla cura.

Espressi il desiderio di non trasferirle insieme perché volevo evitare un parto gemellare. Così le crioconservarono separatamente. Dopo la cura feci un’altra isteroscopia con la dottoressa, tutto era rientrato e a fine anno il transfer con la prima blastocisti è andato subito bene, sono rimasta incinta e oggi anche grazie a lei ho la mia bambina tra le braccia.

 

 

Foto di repertorio