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Quando si fa un’ecografia ginecologica, per un qualunque motivo, anche di routine, può capitare che il referto dello specialista indichi un miometrio disomogeneo, o un’ecostruttura miometriale disomogenea. Questi termini medici possono facilmente indurre in timore, circa un concepimento o una futura gravidanza. In realtà si tratta di un riscontro abbastanza frequente, che non deve preoccupare, ma che non va neppure trascurato. A tale scopo è giusto capire in cosa consiste, quali sono le cause, se interferisce o meno sulla fertilità o gestazione e a chi rivolgersi in caso di necessità. Qui una piccola guida orientativa sull’argomento.

Miometrio disomogeneo e gravidanza: tutto quello che c’è da sapere

Miometrio, cos’è e cosa si intende con disomogeneo

Prima di parlare di miometrio disomogeneo, è utile comprendere di cosa si tratta: è una parte dell’utero! Questo organo essenziale per la salute riproduttiva femminile, infatti, è costituito da tre strati:

  • l’endometrio, che si trova nella sezione interna ed è ben noto, anche perché è il tessuto in cui l’embrione si impianta
  • il miometrio: è intermedio, per lo più muscolare
  • il perimetrio, o parte sierosa, rappresenta lo strato esterno del rivestimento uterino.

Nello specifico, il miometrio è composto da cellule muscolari lisce connettivali e vasi sanguigni. Ha un ruolo importante nella gravidanza, poiché permette all’utero di allungarsi, allargarsi, adattarsi per lo sviluppo del bambino nel ventre materno; inoltre partecipa alla fase delle contrazioni durante il parto. E quando è disomogeneo? Il riscontro avviene tramite ecografia, ovvero con ultrasuoni: alcune aree hanno differente ecogenicità, possibili linee irregolari o zone dove il tessuto sembra alterato rispetto al normale. In altri termini, la struttura del muscolo uterino appare varia, non liscia e regolare. Tale condizione può inoltre essere localizzata o diffusa ed è comunemente anche definita come miometrio eterogeneo, termine -forse- più rassicurante, di disomogeneo. Attenzione: non è una diagnosi patologica! Tale riscontro ecografico va considerato esclusivamente come indicatore di una potenziale alterazione tissutale (benigna di solito o, più raramente, maligna) che merita semplicemente una valutazione più approfondita.

Miometrio disomogeneo: tutte le possibili cause

Ma quali sono le cause di un miometrio disomogeneo? Non sempre si tratta di qualcosa di pericoloso o rilevante, per il concepimento o la gravidanza, ma è importante indagare. Ecco le motivazioni più comuni:

  • Miomi (fibromi uterini): rappresentano le cause più frequenti di alterazioni strutturali dei tessuti e sono dei tumori benigni, assolutamente non pericolosi della muscolatura dell’utero; possono essere localizzati (sottomucosi, intramurali, sottosierosi) e, se numerosi o estesi, dare all’ecografia un aspetto disomogeneo del miometrio.
  • Adenomiosi: è una condizione in cui il tessuto endometriale penetra all’interno del miometrio; ne consegue un’alterazione della struttura muscolare uterina e dunque ecograficamente numerose variazioni di ecogenicità. L’adenomiosi può manifestarsi con mestruazioni abbondanti, dolore (dismenorrea) e ispessimento dell’utero, ma talvolta può essere silente.
  • Sbalzi ormonali, infiammazioni, esiti chirurgici: anche in queste situazioni ecograficamente si può riscontrare un miometrio disomogeneo, che nel caso dovuto a fattori ormonali, come in determinati fasi del ciclo mestruale, può essere transitorio, temporaneo.
  • Condizioni rare o neoplastiche: molto raramente tumori uterini possono presentarsi ecograficamente come masse eterogenee che alterano la struttura del miometrio; in tali casi però esistono altri segni ecografici allarmanti e contemporaneamente presenti, come necrosi, vascolarizzazione irregolare, crescita rapida.

In conclusione: quando si parla di “miometrio disomogeneo” si fa riferimento a molte cose ed è necessaria un’interpretazione clinica che tenga conto di altri fattori come l’età, l’eventuale sintomatologia, i livelli ormonali e altre indagini diagnostiche.

Miometrio disomogeneo: si può rimanere incinta?

Non esiste una risposta univoca a questa domanda importante, poiché dipende dalla causa sottostante e da quanto questa influisca con la funzione uterina. Molte donne non presentano difficoltà a concepire, soprattutto se la disomogeneità è lieve e non sussistono alterazioni significative della cavità uterina. Se invece è dovuta ad esempio ad un mioma che invade questa parte o che comprime l’endometrio, l’impianto dell’embrione può essere più complicato; tuttavia, l’asportazione chirurgica dei miomi può rappresentare la risoluzione del problema. Ed in caso di adenomiosi? Tale condizione può ridurre leggermente le probabilità di concepimento e aumentare il rischio di aborto. Tuttavia, la gravidanza non è esclusa. In sintesi: un miometrio disomogeneo non è sinonimo di infertilità, l’importante è individuarne la causa e comprendere se questa interferisce con la cavità uterina o l’impianto dell’embrione; è essenziale una buona valutazione ginecologica e strumentale (ecografia transvaginale, eventualmente risonanza magnetica, isteroscopia).

Miometrio disomogeneo, rischi per la gravidanza?

E se si riesce a concepire un bambino, la gravidanza può avere delle complicanze per il miometrio disomogeneo? Sostanzialmente no, ma tutto dipende dal problema di base e da come questo viene gestito. Alcuni studi scientifici suggeriscono ad esempio come in casi di adenomiosi o miomi che alterano la struttura uterina, il rischio di aborto spontaneo può essere leggermente più alto, ma non è detto che si verifichi. Un discorso particolare va fatto sulla crescita dei fibromi o miomi durante i 9 mesi: può accadere per azione degli ormoni gravidici! Se vicini alla placenta o in posizioni critiche, possono indurre dolore, disturbi di circolazione locale o influire sulla posizione del feto. In casi rari, di miomi o fibromi molto grandi, si può avere un’alterazione della forma dell’utero e quindi una compromissione della corretta presentazione fetale al parto, con la conseguenza della necessità di un taglio cesareo. Prima ancora, alcune donne possono presentare contrazioni premature o minacce d’aborto/parto pretermine, soprattutto se la muscolatura uterina è meno “omogenea” nel reagire agli stimoli. Dipende sempre dalla causa: un miometrio disomogeneo non è una diagnosi a sé stante, ma solo un indicatore.  In generale va sottolineato: se la situazione viene ben monitorata, non si verificano complicazioni gravi e si può arrivare a un buon esito della gravidanza con estrema tranquillità.

Miometrio disomogeneo e gravidanza: a chi rivolgersi?

Quando nel referto ecografico compare la diagnosi di “miometrio disomogeneo”, non bisogna farsi prendere dal panico, ma semplicemente approfondire la causa con uno specialista in ginecologia e fertilità come la dottoressa Monica Antinori. Dopo la prima ecografia possono essere richieste indagini strumentali più approfondite, complementari, come un’eco transvaginale ad alta risoluzione con valutazione Doppler, un’isteroscopia per valutare la cavità interna e verificare la presenza di polipi o fibromi sottomucosi che potrebbero alterare l’impianto, una risonanza magnetica (RM) pelvica in casi complessi o dubbi, per una migliore caratterizzazione delle condizioni del miometrio. Ovviamente il tutto va inserito nell’ambito di una visita ginecologica mirata alla fertilità, se l’obiettivo è quello di preservarla o di avere un bambino a breve. Spesso l’asportazione del fibroma è risolutiva. In altri casi occorre approfondire. Cliccare qui per prendere un appuntamento con la dottoressa Antinori.

 

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