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Cosa significa avere l’ormone antimulleriano basso? Quando si cerca una gravidanza naturale senza successo questo valore, rilevabile attraverso semplici analisi del sangue, può avere un impatto significativo sulla fertilità della donna e dunque rendere più difficile l’obiettivo verso la genitorialità. Attenzione: più difficile non significa impossibile! Ecco cosa occorre sapere e fare al riguardo.

ormone antimulleriano basso e gravidanza naturale tutto quello che c'è da sapere

Ormone antimulleriano (AMH) e fertilità

L’ormone antimulleriano noto anche come AMH è una proteina prodotta nelle ovaie dai follicoli, ovvero da quelle piccole sacche che contengono gli ovociti. Come è noto, questi non si riproducono all’infinito: si nasce con un numero limitato e predefinito che tende ad esaurirsi con il passare degli anni -complice l’ovulazione-fino alla menopausa. Dunque, maggiore è la quantità dei follicoli, più alti saranno i valori dell’ormone antimulleriano e viceversa. Per tali motivi l’AMH è considerato un parametro prezioso per valutare la riserva ovarica di una donna, ovvero il numero di ovuli rimasti nelle ovaie utili all’ovulazione e quindi al concepimento. È questo il legame tra l’ormone antimulleriano e la fertilità.

Ormone antimulleriano basso e gravidanza naturale, è possibile?

La risposta è affermativa, ma esistono ovviamente dei distinguo. Vanno valutati i singoli casi ed i valori effettivi di questo ormone:

  • Livello di AMH (ng/ml) superiore a 4,0: è alto ed indica una maggiore riserva ovarica, ma può riflettere anche ovaie policistiche o rischio di iperstimolazione durante eventuali trattamenti di fertilità.
  • Livello tra 1 e 4: è considerato normale sotto tutti i punti di vista.
  • Livello tra 0,5 e 1: è indicativo di una riduzione della riserva ovarica e dunque di potenziali problemi di fertilità.
  • Inferiore a 0,5: corrisponde ad una riduzione significativa della riserva ovarica, con il conseguente aumento delle difficoltà nel raggiungere un concepimento naturale.

È chiaro che in questi contesti non può essere semplicemente valutato il livello di ormone antimulleriano se si cerca una gravidanza. Trattamenti per concepire in modo naturale nonostante i valori bassi di AMH sono possibili, ma le risposte individuali possono cambiare in relazione ad altre condizioni preesistenti e dunque diventa importante affidarsi quanto prima alle cure di un ginecologo esperto in fertilità, come la Dottoressa Monica Antinori, per una diagnosi più accurata. Non va dimenticato ad esempio che i livelli di AMH forniscono informazioni sulla riserva ovarica, ovvero sulla quantità di ovociti, che non corrisponde necessariamente alla qualità: ne basta uno sano per avere un bambino, mentre 1000 di limitata qualità possono inibire la possibilità di una gravidanza. Un altro aspetto importante è inoltre l’età della paziente.

Ormone antimulleriano basso e gravidanza naturale, che fare?

Bassi livelli di AMH sono spesso correlati a una diminuzione della quantità di ovuli, riducendo potenzialmente le possibilità di concepimento e sebbene l’antimulleriano rifletta principalmente la riserva ovarica, può anche influenzare la regolarità dell’ovulazione. Rivolgersi ad uno specialista della fertilità è dunque fondamentale per ottenere una diagnosi più approfondita, escludere altre problematiche correlate di coppia che potrebbero rendere inutili le eventuali terapie ed avere consigli mirati e personalizzati, come i seguenti:

  • Monitorare i cicli mestruali e l’ovulazione per ottimizzare i tempi dei rapporti intimi, al fine di aumentare le possibilità di concepimento naturale.
  • Mantenere uno stile di vita sano: dieta equilibrata, ricca di vitamine ed antiossidanti, esercizio fisico regolare e gestione dello stress, contribuiscono alla salute riproduttiva generale.
  • Su suggerimento dello specialista assunzione di integratori come l’acido folico.
  • Gestione del peso: deve essere equilibrato; eccessiva magrezza ed obesità possono alterare gli equilibri ormonali ed avere un impatto negativo sulla fertilità.

Uno specialista della fertilità, alla luce della diagnosi e della precisa anamnesi della coppia può inoltre prescrivere una serie di terapie mediche, mirate al concepimento come la stimolazione ovarica o induzione dell’ovulazione che possono essere utili al fine di rapporti intimi mirati o di un’inseminazione intrauterina (IUI). Dunque, in sintesi:  bassi livelli di AMH possono essere correlati a problemi di fertilità, ma non eliminano la possibilità di concepimento naturale. Un approccio olistico che combina modifiche dello stile di vita, terapie alternative e interventi medici offre una strategia completa per raggiungere l’obiettivo della genitorialità. E nel caso non si riuscisse con l’intento diuna gravidanza naturale, sono sempre possibili tecniche di PMA avanzate.

Qui i contatti per una consulenza con la dottoressa Monica Antinori.